Quante volte ti sarai chiesto: quand’è il momento giusto per cambiare il condizionatore?
Sicuramente, se ci accorgiamo che il comfort diminuisce e le bollette aumentano, è il caso di farci qualche domanda. Ma vediamo insieme quali sono tutti i campanelli di allarme che dovrebbero farci propendere per la sostituzione del condizionatore.
Malfunzionamenti
Nonostante la manutenzione ordinaria, che è necessaria e fondamentale per il corretto funzionamento di un impianto, è possibile che il nostro condizionatore non funzioni più in modo corretto.
I segnali possono essere i seguenti:
- il condizionatore non riesce più a refrigerare gli ambienti nel modo idoneo, nonostante la ricarica del gas o la sostituzione di eventuali parti deteriorate
- gli interventi della ditta di manutenzione iniziano ad essere troppo frequenti e i costi iniziano ad aumentare
- i costi dell’energia elettrica sono troppo alti, specialmente in corrispondenza degli orari in cui utilizziamo l’impianto
- la macchina è diventata eccessivamente rumorosa, segno di un possibile guasto
- la produzione eccessiva di umidità, provocata dall’usura dei filtri
Se si verificano una o più di queste anomalie, è bene pensare di sostituire il condizionatore con un impianto di ultima generazione. Sicuramente questi sono più efficienti, funzionano meglio perchè dotati di tecnologie all’avanguardia e sono capaci di rispondere alle nostre esigenze in maniera più efficace.
Prestazioni e risparmio
In termini di prestazioni, infatti, i condizionatori hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni.
Tutte le marche hanno migliorato le performance dei propri modelli, tenendo ampiamente in considerazione il consumo energetico.
Controlla bene l’etichetta del tuo condizionatore: per avere un modello efficiente l’ideale è una classe A o superiore (i migliori arrivano fino alla A+++). Maggiore è la classe energetica, migliori sono le performance, anche dal punto di vista delle bollette. Se infatti la spesa per la sostituzione della macchina è innegabile, lo sono anche i vantaggi economici. Un climatizzatore vecchio consuma di più e lavora peggio. A parità di utilizzo, cambiare il condizionatore con un nuovo impianto permette di abbattere i costi.
Inoltre, un altro fattore estremamente importante sia per quanto riguarda le performance del condizionatore che per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, è l’utilizzo di un particolare gas refrigerante chiamato R32.
Questo gas particolare garantisce performance estremamente superiori, per una durata maggiore rispetto ad altri gas e, al tempo stesso, se viene disperso nell’ambiente provoca meno danni rispetto ai classici gas refrigeranti utilizzati fino a qualche anno fa.
Salute e sicurezza
A proposito di ambiente, pensiamo anche all’inquinamento presente tra le nostre mura domestiche, che è quello al con il quale siamo più in contatto.
I condizionatori di ultima generazione hanno infatti migliori capacità di pulire l’aria e liberarla dalle sostanze nocive, grazie a filtri molto più avanzati, che riescono a bloccare germi e batteri. Il risultato è che restituiscono aria fresca e più respirabile e garantiscono un comfort ambientale nettamente superiore.
Tecnologia e funzionalità
Infine, non sottovalutiamo l’aspetto tecnologico. I nuovi condizionatori hanno molte funzioni che vanno oltre il raffreddamento e il riscaldamento. Hanno tecnologie in grado di purificare e deumidificare gli ambienti per evitare il formarsi di muffe e batteri. Inoltre, esistono modelli wifi, collegati ad un’app che puoi gestire direttamente dal tuo smartphone.
Hai deciso che è il caso di cambiare il condizionatore? Rivolgiti ad una ditta specializzata, con professionisti esperti che da anni si occupano di impianti.
Contattaci per un preventivo, sapremo trovare la soluzione giusta per le tue esigenze.