Nell’articolo precedente che puoi leggere qui abbiamo visto cosa non deve mai mancare in un impianto di condizionamento efficiente e abbiamo preso in esame 3 delle 6 tecnologie a disposizione per rinfrescare gli ambienti.
Vediamo quali sono le altre 3.
4. Pompa di calore con raffrescamento a pavimento
Il raffrescamento a pavimento è una buona alternativa ai condizionatori ad aria ed è in grado di garantire comfort e notevole risparmio di energia. L’impianto di raffrescamento a pavimento è costituito da pannelli e tubi “annegati” nel massetto, tecnologia ormai affermata da tempo nel settore.
Il raffrescamento a pavimento sfrutta una pompa di calore elettrica aria-acqua (o acqua-acqua) che viene utilizzata anche in inverno per il riscaldamento, con il grande vantaggio che con un unico impianto si riesce a climatizzare la casa tutto l’anno.
È importante sottolineare che per un sistema di raffrescamento a pavimento non basta una caldaia (che produce solamente acqua calda) ma è appunto necessario che l’impianto sia basato si una pompa di calore reversibile che sia in grado di produrre acqua calda e acqua refrigerata.
Come funziona?
Il funzionamento del raffrescamento a pavimento avviene per irraggiamento, sfruttando il principio fisico secondo cui un corpo caldo cede sempre calore a un corpo freddo.
All’interno delle serpentine posate sotto il pavimento viene fatta scorrere acqua refrigerata alla temperatura di 15-18°C che abbassa la temperatura ambiente fino al livello desiderato.
L’effetto di raffrescamento radiante permette di assorbire il calore presente negli ambienti quando la temperatura dell’aria supera la temperatura superficiale del pavimento. Lo scambio termico viene così regolato in maniera ottimale, proprio come avviene nel caso del riscaldamento, garantendo una sensazione di benessere vicino al pavimento, dove avvengono tutte le attività all’interno di un’abitazione.
Il raffrescamento a pavimento è una soluzione indicata nel caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni in cui viene riqualificato anche l’impianto termico.
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5. Raffrescamento evaporativo
Il raffrescamento evaporativo sfrutta un principio di raffreddamento naturale per rinfrescare l’aria. E’ il principio fisico per cui l’acqua, evaporando, abbassa la temperatura dell’ambiente circostante.
Ecco come funziona. Un ventilatore aspira l’aria dall’ambiente, coinvogliandola attraverso un filtro costantemente bagnato. L’aria quindi si raffredda cedendo calore all’acqua e facendola così evaporare.
I sistemi di raffrescamento evaporativo hanno bassi costi di installazione e di gestione e consumi ridotti. Hanno però anche un grosso limite: sono poco adatti all’utilizzo in casa e in ambienti chiusi. Il meccanismo di funzionamento, ossia far passare l’aria attraverso un filtro bagnato, crea umidità negli ambienti.
Questo genera sicuramente degli svantaggi.
Innanzitutto, il livello di comfort percepito potrebbe peggiorare, perchè a parità di temperatura, il calore percepito è maggiore. Inoltre, quando si raggiunge un certo quantitativo di umidità, il processo fisico alla base del funzionamento è sempre meno efficiente, diminuendo le prestazioni della macchina. Infine, è bene ricordare che in un ambiente in cui è presente molta umidità possono facilmente proliferare muffe e batteri.
Di conseguenza, il raffrescamento evaporativo è un sistema che si rivela indicato per ambienti esterni o molto grandi dove c’è un continuo ricambio d’aria, ad esempio i grandi capannoni industriali. I numerosi ricambi d’aria mantengono l’ambiente fresco e gradevole, eliminano polveri, aria viziata, odori, germi e contribuiscono anche a ridurre la carica virale presente nell’aria.
6. Solar cooling
Sapevi che il calore del sole può anche rinfrescare la tua casa? Parliamo del solar cooling.
È una tipologia di raffrescamento che sfrutta il calore prodotto dal solare termico, normalmente impiegato per produrre acqua calda sanitaria, anche per produrre acqua refrigerata da far scorrere nei terminali radianti.
Il solar cooling nasce per l’appunto dall’abbinamento di un sistema solare termico con un impianto frigorifero ad assorbimento, che sfrutta l’energia termica generata dai pannelli.
I pannelli solari assorbono le radiazioni dell’irraggiamento solare e le trasformano in acqua calda che attraversa la macchina frigorifera e che a sua volta la trasforma in acqua refrigerata, che rinfresca gli ambienti.
Il solar cooling è una tecnologia con ottime prospettive, ma è ancora poco utilizzata in ambito residenziale, soprattutto a causa dei costi più alti rispetto ai climatizzatori.
Ora che abbiamo analizzato le diverse tipologie disponibili per rinfrescare la tua casa, rivolgiti all’esperienza di SIT, sapremo consigliarti il metodo di condizionamento migliore per la tua casa.